Una telefonata potrebbe aver svelato il nascondiglio di Marco Di Lauro. Ad effettuarla sarebbe stato l'uomo che ha ucciso con tre colpi di pistola la moglie a Miano e che poi si è recato in Questura per confessare il femminicidio. L'assassino, già noto alle forze dell'ordine e vicino al clan Di Lauro, dopo aver compiuto il delitto avrebbe fatto una serie di telefonate che, intercettate, hanno contribuito alle indagini degli inquirenti conducendoli alla scoperta dell'abitazione di via Emilio Scaglione a Marianella, dove si nascondeva il figlio di Ciruzzo ò Milionario. Un'operazione congiunta di carabinieri, polizia e guardia di finanza. Nel corso della conferenza stampa di oggi, il questore di Napoli Antonio De Jesu ha commentato così il collegamento tra femminicidio e arresto: "C'è stata fibrillazione nel primo pomeriggio da parte dei nostri tecnici e da lì ci siamo mossi per arrestare Marco Di Lauro. Il resto è coperto da segreto. La strategia, devo purtroppo ammettere vincente, è mimetizzarsi - ha aggiunto - Di Lauro conduceva una vita ordinaria. Le indagini si concentreranno ora sui fiancheggiatori e sulla persona che ha affittato l'appartamento. È un lavoro stellare". . .di Dario Del Porto e Anna Laura De Rosa
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