La spedizione del 2013 ci porta in un territorio poco noto ma immerso in paesaggi mozzafiato e una cultura indimenticabile, tra pericoli e insidie, sapori e popoli diversi: il Caucaso. Una zona del Mondo che in passato ha vissuto cruenti conflitti e che solo ora si sta riprendendo, nonostante alcune zone siano ancora potenzialmente pericolose: percorrere la regione del Caucaso, in bilico tra Europa e Asia, permette di scoprire un vero e proprio museo all'aperto, meritevole di essere mostrato e valorizzato.
Il Viaggio Televisivo parte dalla Georgia e attraversa vari Paesi e zone dalla difficile situazione geopolitica, come Armenia, Azerbaigian e le Repubbliche Russe del Caucaso del nord. Il team di Overland protagonista di questa lunga spedizione sarà affiancato di volta in volta da giornalisti esperti della regione caucasica, che raccontano gli avvenimenti storico-culturali, e da interpreti che aiutano a comprendere meglio le popolazioni autoctone: persone comuni che, grazie alla loro spontaneità nell'affrontare un viaggio fuori dal comune, renderanno lo spettacolo ancor più empatico.
L'immaginario collettivo verso l'area del Caucaso resta legato a sporadici e drammatici episodi come la presa di ostaggi al teatro di Mosca e la tragedia nella scuola di Beslan, dei quali l'informazione è rimasta spesso superficiale e si sa ben poco di cosa sia realmente avvenuto. E ancor più in generale, i conflitti in questi territori rimangono sconosciuti: difficilmente si parla della drammatica situazione umanitaria di centinaia di migliaia di profughi, della sistematica violazione dei diritti umani in alcune zone e della situazione esplosiva che si sta creando nelle altre repubbliche del Caucaso.
Ma il Caucaso è anche molto altro. Siti archeologici, chiese, monasteri, castelli, torri, testimonianze di una lunga storia. Paesaggi naturali pieni di contrasti e di suggestione. Un crogiolo di popoli di diversa origine e religione, di cui documentiamo gli aspetti dell'economia, della vita quotidiana, del folclore. In compagnia del team di Overland abbiamo vissuto esperienze entusiasmanti, anche se non sempre lontano dai pericoli... partecipiamo alla Commemorazione in ricordo del genocidio armeno del 24 aprile; visitiamo le terme di Petrolio e i Parchi Naturali dell'Azerbaigian; fronteggiamo il pericolo ai confini del Nagorno Karabakh, regione off-limits attualmente contesa tra Armenia e Azerbaigian e pattugliata da cecchini. Non mancano imprevisti burocratici, ma nemmeno momenti di svago e scoperta: assistiamo alla tradizionale panificazione del lavash, il pane di pietra; siamo coinvolti in bazar carichi di merci ma soprattutto di sapori, danze e musiche popolari; osserviamo le fabbriche artigianali dei tappeti, la lavorazione dei bachi da seta all'ombra degli impianti petroliferi e delle raffinerie dell'Azerbaigian, e la coltivazione dell'uva e la produzione di ottimi vini nelle pianure della mitica Colchide, custode del Vello d'Oro tanto agognato da Giasone e dagli Argonauti.
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Sigla Overland 14 - "Popoli e Culture tra Europa e Asia"
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