Blitz contro il clan Polverino a Napoli, nell'ambito di un'indagine coordinata dalle Procure distrettuali antimafia di Napoli e Roma. I carabinieri di Napoli hanno infatti eseguito sette ordinanze di custodia cautelare: arrestati tre ex latitanti e quattro fiancheggiatori. Le indagini hanno permesso la cattura di una rete di insospettabili fiancheggiatori del clan Polverino attiva sul territorio campano e su quello laziale che ha assicurato la latitanza degli esponenti di vertice del clan e, in particolare, di Giuseppe Simioli, Carlo Nappi e Giuseppe Ruggiero, anch'essi attinti da ordinanza in carcere per possesso di documenti di identificazione falsi.Un'ordinanza emessa dal gip di Napoli ha disposto l'arresto di 4 persone. Si tratta di Giuseppe Simioli, Carlo Nappi e Giuseppe Ruggiero (inserito nell'elenco dei 100 latitanti più pericolosi d'Italia) che dovranno rispondere della detenzione, durante la latitanza, di documenti contraffatti forniti loro da altri soggetti (due dei quali raggiunti dalla misura cautelare del divieto di dimora in Napoli e provincia). Il quarto arrestato, il 58enne Luciano Viglietta, è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa: avrebbe messo a disposizione del sodalizio criminale un insediamento industriale a Pomezia per lo stoccaggio di 1.500 kg di hashish provenienti dalla Spagna, sequestrati nel 2012, e consentito, mediante la stipula di un contratto di affitto, che in una villetta della zona industriale di Pomezia si nascondessero Giuseppe Ruggiero e Carlo Nappi, entrambi latitanti ed esponenti di rilievo del clan; avrebbe, inoltre, fornito appoggio logistico al latitante Giuseppe Simioli, altro elemento di spicco dei Polverino, trovandogli un'abitazione in località Pavona di Albano Laziale, procurandogli viveri e cure e prodigandosi per i suoi spostamenti. Nel video l'arresto dei favoreggiatori latitanti.
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