[ Ссылка ] - Napoli - L'anno Giudiziario. Segnali positivi dalla giustizia civile, che fa registrare un "leggero abbattimento" dei processi fino a stabilizzarsi su una sorta di parità tra fascicoli definiti e quelli che sopraggiungono. Ma i risultati certamente saranno vanificati entro qualche anno per effetto della sensibile riduzione degli organici, soprattutto in Corte di Appello, in conseguenza del rilevante numero di magistrati andati in pensione. Tra i giudici di secondo grado vi è stata una diminuzione del 24 per cento dei consiglieri e del 50 per cento dei presidenti. E' stato questo uno dei punti salienti sottolineati dal presidente della Corte di Appello di Napoli Antonio Buonajuto nel corso del tradizionale incontro con i giornalisti che anticipa l'inaugurazione dell'Anno giudiziario che si terrà sabato prossimo a Castel Capuano. Oltre alla riduzione del numero dei magistrati, Buonajuto ha messo l'accento sulla limitazione della pianta organica del personale amministrativo: "da 14 anni non si fanno concorsi e quelli che vanno via sono i più esperti", ha affermato. I segnali buoni, a giudizio di Buonajuto, vengono soprattutto dal settore civile che "nonostante una normativa che finisce per cerare problemi, riesce a reggere". Per quanto riguarda i reati avvenuti nel distretto di Napoli nel periodo compreso tra luglio 2010 e giugno 2011 , secondo l'analisi del presidente della Corte di Appello "si registra un andamento pressoché costante". Diminuiscono gli omicidi (-19,1 %) e in particolare nella provincia di Caserta. In calo del 33 % gli omicidi di camorra, così come le ricettazioni (-21,4), i reati associativi di tipo mafioso (31,8), il riciclaggio, gli incendi e i reati di contrabbando. Aumentano invece i furti (da 78.630 a 80.323), le rapine (da 7779 a 8885), i delitti informatici, quelli urbanistici e in materia di edilizia, i delitti relativi agli stupefacenti, quelli a sfondo sessuale, le contraffazioni di marchi e prodotti industriali (da 221 a 1279 le denunce). Dalle segnalazioni giunte dai vari tribunali del distretto emerge anche che sono aumentati i reati contro la pubblica amministrazione (nel casertano per le corruzioni e le concussioni si registra un aumento del 12 e del 14,3 per cento). Nel settore penale vi è stata una diminuzione delle pendenze, da 162340 a 159101 in virtù anche della diminuzione delle nuove iscrizioni. "Il processo penale -- spiega Buonajuto -- continua ad essere gravato da un iter farraginoso e ripetitivo che determina inevitabilmente la dilatazione dei tempi, la evanescenza della deterrenza penale la delegittimazione degli operatori di giustizia". Il magistrato ha parlato in ragione della mancanza di una vera politica riformatrice dell' "implosione di un apparato giudiziario carente e disomogeneo che, allungando la durata dei processi, condanna molti reati ad estinguersi per prescrizione". Occorre pertanto "puntare sulla semplificazione del processo e sull'implementazione dei riti alternativi verso i quali, invece, l'imputato nutrendo la prospettiva della prescrizione, ha finora scarso interesse. (25.01.12)
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