Il golfo di Orosei si trova lungo la costa centro orientale della Sardegna. Prende il nome da Orosei, cittadina della provincia di Nuoro situata a 2 km dalla costa nella valle del fiume Cedrino.
Il golfo è diviso in due parti morfologicamente diverse: la parte settentrionale, bassa sul mare, e composta da pinete, da lunghi arenili e dune costiere che si spingono sino al suo limite nord, ossia punta Nera, e quella meridionale, costituita dalla parte terminale dell'altopiano del Supramonte, chiamato anche Supramonte marino, che si estende sino al capo di Monte Santu.
Per più di 40 km questo tratto di costa molto alta è caratterizzata da imponenti bastioni calcarei ricoperti da boschi secolari costituiti di una rigogliosa e variegata macchia mediterranea. Rimasta per secoli inaccessibile via terra, è formata da caratteristiche spiagge sabbiose e circondate da pareti calcaree verticali, incise da profonde gole scavate da antichi fiumi ora scomparsi o inghiottiti dall'altopiano carsico sovrastante.
Per preservare questo territorio rimasto per lungo tempo incontaminato e ricco di specie animali e vegetali di notevole interesse, è stato istituito nel 1998 il Parco nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu, che si estende nei territori delle provincie di Nuoro, dell'Ogliastra e, anche se per una piccola parte, di Cagliari[1]. Nel 2008, con una sentenza emessa dal tribunale amministrativo regionale della Sardegna, è stato dichiarato improcedibile il ricorso per l'annullamento del decreto istitutivo del Parco nazionale. Questa decisione è seguita alle modifiche introdotte dalla legge n. 266/2005, che prevede l'applicazione delle misure di tutela solo successivamente ad un'intesa tra lo Stato e la regione Sardegna[2][3].
Oltre all'omonimo comune, sul golfo si affaccia anche il paese di Cala Gonone dove è possibile imbarcarsi, dall'unico porto del golfo, per visitare le rade incastonate nei bastioni calcarei o le grotte del Bue Marino, chiamate in questo modo perché nel recente passato erano ancora dimora delle foche monache per tutelare le quali nel 1987 si era vietata la navigazione e qualsiasi attività umana nel golfo.
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