Una breve serie di calate, breve ma assolutamente strepitosa, una cala tra le più belle e famose del Mediterraneo, un ambiente scenico e selvaggio sono gli ingredienti di un'altra escursione fuori dalle rotte comuni sebbene in luoghi relativamente parecchio frequentati.
Sos Gaedanos, è una gola che origina nei pressi di P.ta Clariu Mannu, e confluisce nella Codula di Luna (Codula 'e Lune) circa 500 - 600 m più a valle dell'arrivo (o partenza) di iscala 'e S'Arga
Inizialmente dalle dimensioni di un impluvio è successivamente caratterizzata da una parte terminale più marcata e molto verticale dove è possibile intraprendere una sequenza di 3 calate (4 se si fraziona l'ultima) con altezza massima di 70 m.
La gola è esteticamente molto bella e non presenta difficoltà rilevanti nel percorrerla. L'ambiente circostante è grandioso e una sorta di porta nella roccia che si varca per accedere alla seconda calata la rende ancora più affascinante.
Essa si snoda nella destra orografica della Codula di Luna, e l'avvicinamento per fare le calate, una volta raggiunto il greto della Codula di Luna da Buchi Arta o dalla omonima cala, può essere intrapreso dal Sentiero di Su Masongiu o da Iscala Ponepala e Monte Longu.
In questa occasione dopo la prima parte dell'avvicinamento da iscala 'e S'Arga per scendere in Codula di Luna abbiamo optato per il bel sentiero di Su Masongiu che superando 150 m di dislivello ci porta rapidamente alla giusta quota.
Successivamente imboccando un sentiero meno marcato si arriva in pochi minuti ad entrare nella gola proprio in prossimità della prima verticale.
La sosta alla vicinissima Cala Luna è un valore aggiunto di non poco conto sopratutto adesso che fuori stagione è ancora un paradiso.
Per il rientro tra le varie alternative Iscala 'e S'Iscra è sicuramente la più attraente per via del fatto che è la via più diretta per Buchi Arta e propone degli scorci panoramici verso il mare e verso l'interno della Codula di Luna davvero notevoli
LE CALATE sono molto scorrevoli, tutte in appoggio con ottimi punti di partenza. l'ultima, è una goduria lunga 70 m che è meglio frazionare (60 + 10) in quanto al termine necessita di una deviazione dalla verticale iniziale per evitare un tratto del quale si sono impadronite le piante rampicanti e qualche rovo. La sequenza è 35 m, 13 m, 60 m + 10 m (altezze approssimative)
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