Londra (askanews) - I contorni dell'attentato che ha sconvolto Londra vanno delineandosi, al termine di una giornata convulsa. A parlare è Mark Rowley, responsabile di Scotland Yard che ha fatto il punto della situazione.
"Stiamo facendo importanti progressi per identificare i tre attentatori e confermo che non c'erano altri complici sulla scena quando l'attentato è stato portato a termine" Ha detto Rowley raccontando che sono stati 8 gli agenti ad intervenire per neutralizzare i 3 terroristi.
"Non sono sorpreso che per fronteggiare tre attentatori suicidi abbiano sparato un numero di colpi senza precedenti. Hanno esploso circa 50 colpi d'arma da fuoco, per essere sicuri di aver neutralizzato la minaccia. Sono colpito dal coraggio di uno degli agenti che si è lanciato contro uno degli attentatori pensando solo a proteggere gli altri" ha concluso il responsabile di Scotland Yard.
Impressionante la dinamica dell'attentato: prima un furgoncino bianco Renault - preso in affitto - lanciato sulla folla a London Bridge. Poi tre terroristi, armati di coltello e con finte cinture esplosive, hanno pugnalato numerose persone a Borough Market, prima di essere uccisi dalle forze di sicurezza. Al momento non è stata avanzata nessuna rivendicazione.
Nei prossimi giorni per le strade di Londra sarà dispiegata altra polizia, armata e non armata, sui ponti di Londra sarà rafforzata la sicurezza in vista delle elezioni politiche di giovedì.
Il bilancio delle vittime dell'attacco terroristico è di 7 morti, 36 feriti ricoverati in 5 ospedali di Londra, di cui 21 in condizioni critiche.
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