Dieci milioni di euro sequestrati dalla Guardia di Finanza a un imprenditore e il suo commercialista, entrambi milanesi, accusati di autoriciclaggio: utilizzavano i soldi ottenuti illecitamente per acquistare immobili e produrre macchinari per la realizzazione di cialde per caffè.
Le accuse a loro contestate sono di reati tributari e autoriciclaggio. I due si trovano ora in carcere.
L'operazione ha portato anche a sequestrare più di dieci milioni di euro. L'imprenditore operava nel settore della pulizia e facchinaggio negli alberghi con il gruppo Cegalin.
Secondo quanto scaturito dalle indagini, svolte dal nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza insieme al settore contrasto illeciti dell'agenzia delle entrate, diverse cooperative sub-appaltatrici emettevano fatture per operazioni inesistenti.
L'inchiesta ha accertato un sistema di presunte false fatture, tra il 2017 e il 2020, di circa 104 milioni di euro.
L'amministratore del gruppo, assistito dal professionista, reimpiegava una parte dei capitali in due modi:
- nello sviluppo di un progetto industriale volto alla realizzazione di macchinari per la produzione di capsule del caffè facente capo ad una società svizzera riconducibile all’imprenditore indagato;
- nell’acquisto di svariate proprietà immobiliari per il tramite di una società italiana, controllata a sua volta da un veicolo societario cipriota, il cui titolare effettivo è risultato il medesimo amministratore.
Ещё видео!