Baruch Spinoza, italianizzato in Benedetto Spinoza, nacque ad Amsterdam nel 1632 da una famiglia ebraica che era scappata dalla Spagna a causa delle intolleranze nei confronti degli Ebrei, che erano già presenti alla sua epoca. Crebbe e si istruì presso la comunità israelitica di Amsterdam ma, ad un certo punto, nel 1656 venne scomunicato ed espulso dalla comunità per quelle che furono definite “eresie pratiche ed insegnate”.

Ti leggo un piccolo pezzo della maledizione che la comunità scrisse contro di lui, con delle parole veramente molto forti:

“Col giudizio degli angeli e la sentenza de’ santi, noi dichiariamo Baruch de Espinoza scomunicato, esecrato, maledetto ed espulso, con l’assenso di tutta la sacra comunità…
... Sia maledetto di giorno e maledetto di notte; sia egli maledetto quando si corica, e maledetto quando si alza; maledetto nell’uscire e maledetto nell’entrare. Possa il Signore mai più perdonarlo, né riconoscerlo…
… Siete tutti ammoniti, che d’ora innanzi nessuno deve parlare con lui a voce, né comunicare con lui per iscritto; che nessuno deve prestargli servizio, né dimorare sotto lo stesso suo tetto, nessuno avvicinarsi a lui oltre i quattro cubiti, e nessuno leggere alcunchè dettato da lui o scritto di suo pugno”.

Insomma, come puoi vedere, questa scomunica fu veramente molto forte e non posso immaginare come si sia sentito a vivere per qualche anno ancora ad Amsterdam in una realtà che lo aveva completamente lasciato da solo. Dopo qualche anno, Spinoza si trasferisce dapprima a Leida e successivamente all’Aia, dove visse il resto della sua vita. Prima di diventare filosofo, Spinoza fu un bravissimo ottico anche perché, secondo la religione ebraica ogni uomo doveva imparare un mestiere manuale e lui aveva imparato fabbricare strumenti ottici. Fu un ottico abbastanza conosciuto dove viveva e questa popolarità gli diede la possibilità di sostentarsi vivendo una vita modesta e molto umile tanto che, quando un amico gli offrì una pensione generosa di 500 fiorini per vivere, egli rifiutò accettandone soltanto 300 fiorini perché disse che 500 erano troppi.

Vediamo le opere che scrisse Spinoza:
- La prima opera fu “Trattato su Dio, l’uomo e la sua felicità” anche chiamato semplicemente “Breve trattato”, dapprima perduto e successivamente ritrovato e pubblicato soltanto nell’800
- Poi abbiamo “Principi di filosofia cartesiana. Pensieri metafisici” che fu la prima opera in cui compare il suo nome
- Nel 1670 uscì il Trattato teologico-politico in cui Spinoza sottolineava l’importanza che “in una libera comunità dovrebbe essere lecito ad ognuno pensare quello che vuole e dire ciò che pensa”. Il trattato fu pubblicato in forma anonima e fece molto scalpore sia tra la comunità cattolica sia in quella protestante.
- Nel 1674, Spinoza terminò quella che doveva essere la sua opera principale intitolata “Ethica ordine geometrico demonstrata” che però fu costretto a non pubblicare per paura della forte condanna della Chiesa. L’opera fu pubblicata dopo la morte di Spinoza che avvenne il 21 febbraio del 1677, quando il povero filosofo, che aveva da sempre avuto una salute cagionevole, morì a soli 44 anni.

Insomma, come hai potuto notare, Spinoza fu molto criticato dalla Chiesa, sia cattolica che protestante e questo perché la concezione di Dio del filosofo era in netto contrasto con quella del cristianesimo dell’epoca visto che il filosofo identificava Dio con la natura e questo, vedremo nelle prossime puntate, sarà una cosa inaccettabile da parte della Chiesa.

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A presto. Dott.ssa Laura Pirotta, psicologa clinica.

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