San Salvatore da Horta
fra Simone racconta la storia di santità di un grande santo della terra di Sardegna.
San Salvatore da Horta (1520-1567) Quando la santità è scomoda Ecco un santo che a causa del carisma di operare troppi miracoli, passò parecchi guai nella sua vita.
Salvatore nacque del dicembre 1520 a Santa Coloma de Farnés nella Catalogna (Spagna).
Dopo l´incontro con i frati minori il 3 maggio 1540 entrò in convento a Barcellona. Impiegato in tutti i servizi più faticosi, che espletò con prontezza e diligenza cominciarono pure i guai per lui; dotato di poteri taumaturgici, operava prodigi su prodigi e la sua fama di dispensatore di miracoli, che lo rendevano oltremodo popolare, suscitò l´incomprensione dei confratelli e l´ostilità dei superiori, i quali infastiditi da tanto clamore lo ritennero un indemoniato e presero a trasferirlo da un convento all´altro.
Dovunque arrivasse, i prodigi proseguivano, i frati si mettevano le mani nei capelli e giocoforza si armavano di pazienza con quel confratello laico professo, che faceva perdere la loro pace. Infine, ultima tappa del suo doloroso calvario itinerante, fu il convento di S. Maria di Gesù a Cagliari in Sardegna, giungendovi nel novembre del 1565, trovando finalmente qui un´oasi di pace.
Colpito da una violenta malattia, fra Salvatore da Horta, morì a Cagliari il 18 marzo 1567 fra il dolore di tutta la città, che ancora oggi ne venera le reliquie nella Chiesa di S. Rosalia. Da qui, il culto per il taumaturgo, crebbe e si estese in tutta la Spagna e Portogallo; il 15 febbraio 1606 il papa Paolo V gli accordò il titolo di beato, confermato e il 17 aprile 1938, papa Pio XI lo canonizzò. (Redatto da fr. Simone Farci)
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