Milano (askanews) - In un territorio milanese ormai saturo di centri commerciali suburbani, che negli ultimi anni faticano a fronteggiare l'avanzata del commercio elettronico, si affaccia un nuovo protagonista, molto più vicino al cuore della città. Si tratta dello shopping district di Citylife, quartiere avveniristico sorto al posto della vecchia fiera, che offre un cinema multisala Anteo, ristoranti e negozi, molti dei quali con insegne mai viste prima in Italia, al servizio dei milanesi e dei 9.000 impiegati che, a regime, popoleranno i tre grattacieli sovrastanti. Un'offerta di cento esercizi commerciali curata da José Robles, direttore property di Sonae Sierra Italia:
"La parola chiave nel contesto attuale è l'esperienza, venire qua è vivere un'esperienza, fare piuttosto che acquistare. In questo progetto in concreto stiamo parlando di un bacino di utenza di 700.000 persone, considerando solo quello che circonda lo shopping district. Poi abbiamo la metro, che lo collega con praticamente tutta la provincia di Milano. È allora molto facile da raggiungere e è in un contesto che ti permette di fare shopping, essere in un parco, essere vicino ai monumenti".
La struttura dà già lavoro a 580 persone, con l'obiettivo di arrivare in fretta a quota 800. Un risultato colto con soddisfazione dall'assessore comunale alle politiche per il lavoro, Cristina Tajani:
"Molti degli addetti ad oggi già assunti sono stati reclutati dalle liste di disoccupazione, l'ulteriore accordo che stiamo sottoscrivendo con l'impresa prevede che la restante parte venga selezionata coinvolgendo anche i centri per l'impiego pubblici".
Alla galleria commerciale su tre livelli, progettata dallo studio Zaha Hadid, si aggiungono la Piazza Tre Torri, ideata da One Works, e la strada pedonale firmata da Mauro Galantino, porta di accesso dalla zona residenziale e dal resto della città.
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