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In Italia il termine autosvezzamento è stato coniato per la prima volta del pediatra Lucio Piermarini

Il vero protagonista è il vostro bambino.

L’autosvezzamento non prevede tabelle rigide e pappine, ma, presupponendo che i genitori abbiano un’alimentazione sana e che conoscano i tagli sicuri con cui proporre un piatto bilanciato al bambino, l’autosvezzamento suppone che il bambino mangi gli stessi cibi di mamma e papà.

- un’altra caratteristica differenziante dell’autosvezzamento consiste nel fatto che si comincia con piccoli assaggi effettuati durante i pasti della famiglia.

Il latte non viene sostituito di colpo con una pappa già pronta imboccando passivamente il bambino; al contrario, il latte viene affiancato da assaggi che diventeranno sempre più consistenti in base ai tempi del vostro bimbo.

Gli alimenti presenti in tavola possono essere proposti al bambino con le giuste consistenze, con i tagli sicuri o schiacciandoli con l’aiuto di una forchetta.

Ovviamente questo presuppone che abbiate un’alimentazione sana ed equilibrata, adatta a tutta la famiglia (bambino compreso).

- un’altra caratteristica dell’autosvezzamento consiste nella gradualità di inserimento dei cibi solidi, da piccoli assaggi ad assaggi sempre più consistenti, che diventeranno gradualmente un pasto completo.

- Un’ultima fondamentale peculiarità dell’autosvezzamento consiste nel fatto che puoi iniziare a proporre i cibi solidi nel pasto/spuntino che desideri, non solamente a pranzo.
Il motivo è semplice.

Quali sono i benefici dell’autosvezzamento?

L’autosvezzamento esalta l’autonomia, rispetta le sensazioni del bambino, espone ad una dieta sana e varia, stimola la masticazione, permette una più profonda esperienza tattile e manipolativa.
Mettere il bambino nelle condizioni di masticare sin dall’inizio dello svezzamento favorisce la crescita dei muscoli della faccia e della bocca permettendo una miglior formazione del palato e della mandibola.

In questo modo viene stimolato correttamente anche lo sviluppo di altre funzioni svolte dalla bocca quali deglutizione, linguaggio e respirazione.
Se proponiamo al bambino pappette molli, il movimento della mandibola e della lingua è limitato; il bambino non è stimolato a imparare a masticare, triturare il cibo, muoverlo correttamente con la lingua e deglutirlo.
Il bambino semplicemente ciuccia la pappa e la deglutisce, senza attivare la muscolatura della bocca in modo consapevole.
E’ una sorta di risucchio.
Invece, quando nell’autosvezzamento proponiamo al bambino cibi solidi (con tagli sicuri e consistenze adeguate) il bambino è stimolato ad attivare la muscolatura della bocca, della mandibola, a muovere la lingua attivamente per gestire il cibo e spostarlo da una guancia all’altra per masticarlo prima e deglutirlo attivamente poi.
Questo allenamento funzionale favorirà un corretto sviluppo del palato, dei denti, della masticazione, della respirazione e di un corretto stile deglutitorio; inoltre, faciliterà lo sviluppo del linguaggio del bambino.

I vantaggi dell’autosvezzamento non si fermano qui.

Proponendo sin dall’inizio dell’autosvezzamento una dieta sana e varia, fatta di cibi quotidiani e di consistenza solida o semi-solida, il bambino si abituerà gradualmente a consistenze solide; al contrario, capita spesso che, bambini abituati al sapore monotono delle pappe e alla consistenza molle, facciano fatica ad accettare, all’età di 9-10 mesi, l’introduzione di cibi più solidi e di gusti differenti.

Un altro grande vantaggio dell’autosvezzamento consiste nel fatto che aiuta il bambino a sviluppare la sua autonomia:

- Autonomia nell’approccio con il cibo: il bambino è libero di afferrare il cibo con le mani o con le posate e portarlo direttamente alla bocca. È libero di sperimentare, schiacciare, annusare, sporcarsi con il cibo. È il suo modo di esplorare il mondo.

- Autonomia nelle quantità di cibo mangiato: tramite l’autosvezzamento i bambini non perdono la loro preziosa autoregolazione. Così come l’allattamento anche lo svezzamento deve essere a richiesta. Questo approccio è fondamentale per una crescita sana, tanto da essere considerato un utilissimo alleato per la prevenzione dello sviluppo di sovrappeso e obesità nei primi due anni e getta le basi per un sano rapporto con il cibo anche in età adulta.

- Autonomia nei gusti: non solo il bambino decide quanto, ma anche cosa mangiare. Compito del genitore è portare in tavola piatti sani e completi così che il bambino possa autonomamente scegliere cosa assaggiare senza andare incontro a carenze nutrizionali.

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