Conferenza Episcopale Italiana (Cei) "il Vangelo della vita,gioia per il mondo" - Giornata Nazionale della Vita - 4 febbraio 2018.
Onore dal Nob. Cav. Attilio De Lisa del Comune di Sanza e di riferimento a Mons. Antonio De Luca della Diocesi di Teggiano-Policastro (Padre di Rocco e Vincenzo originario di San Rufo della Diocesi di Teggiano-Policastro designato nel Libro d'Oro delle famiglie Nobili e Notabili Italiane) appartenente sia all'Ordine Equestre Pontificio di San Silvestro Papa della Santa Sede con a capo il Gran Maestro Papa Francesco Vescovo della Diocesi di Roma e Pontefice della Chiesa Cattolica che a quello dei Cavalieri Templari "Ugone dei Pagani" ed onorando anche la Croce di Gerusalemme Custodia di Terra Santa del Santo Sepolcro appesa al Collo insieme al Crocifisso di Gesù Cristo oltre ad essere dipendente di ruolo dell'A.S.L. Salerno P.O. di Sapri-Sanità Italiana in qualità di Referente del Governo delle Agende e delle Liste di Attesa presso la Direzione Sanitaria all'Ufficio gestione delle Attività ambulatoriali,del Back-Office CUP-Ticket e Alpi.
"L' amore dà sempre vita",si apre con queste parole di papa Francesco il Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente per la 40° Giornata Nazionale per la Vita,che si è celebrata ieri Domenica 4 febbraio 2018.
La Giornata è incentrata sul tema "il Vangelo della vita,gioia per il mondo" e il Messaggio dei Vescovi Italiani sottolinea che "la gioia che il Vangelo della vita può testimoniare al mondo, è dono di Dio e compito affidato all'uomo".
Un dono "legatoalla stessa rilevazione cristiana" e "oggetto di richiesta nella preghiera dei discepoli".
Nel Messaggio i vescovi richiamano l'ammonimento del Santo Padre sui "segni di una cultura chiusa all'incontro" che "gridano nella ricerca esasperata di interessi personalidi interessi personali o di parte,nelle aggressioni contro le donne,nell'indifferenza verso i poveri e i migranti,nelle violenze contro la vita dei bambini sin dal concepimento e degli anziani segnati da un'estrema fragilità".
Il Papa,sottolineano,"ricorda che solo una comunità dal respiro evangelico è capace di trasformare la realtà e guarire dal dramma dell'aborto e dell' eutanasia; una comunità che sa farsi 'samaritana' chinandosi sulla storia umana lacerata,ferita,scoraggiata".
Una comunità che cerca il sentiero della vita,"gioia piena alla tua presenza,dolcezza senza fine alla tua destra".
Una vita di cui il mondo di oggi "ha enorme bisogno","spesso senza riconoscerlo".
Per questo,"si aspetta dai cristiani l'annuncio della buona notizia per vincere la cultura della tristezza e dell'individualismo,che mina le basi di ogni relazione".
Il punto iniziale per testiminiare il Vangelo della vita e della gioia,scrivono i vescovi,"è vivere con cuore grato la fatica dell'esistenza umana,senza ingenuità nè illusorie autoreferenzialità".
Il credente diventa discepolo e,"mentre impara a confrontarsi continuamente con le asprezze della storia,si interroga e cerca risposte di verità".
Un cammino di ricerca in cui "sperimenta che stare con il Maestro" lo conduce "a gestire la realtà e a viverla bene" in modo sapiente,contando su una concezione delle relazioni non generica e temporanea,bensì cristianamente limpida e incisiva".
"La Chiesa intera e in essa le famiglie cristiane,che hanno appreso il lessico nuovo della relazione evangelica e fatto proprie le parole dell'accoglienza della vita,della gratuità e della generosità,del perdono reciproco e della misericordia - conclude il Messaggio dei vescovi -,guardano alla gioia degli uomini perchè il loro compito è annunciare la buona notizia,il Vangelo.
Un annuncio dell'amore paterno e materno che sempre dà vita,che contagia gioia e vince ogni tristezza".
Infine da buon cattolico cristiano praticante la vicinanza di sempre alla Parola del Signore Gesù (Via,Vita e Verità) e della Madre Chiesa Cattolica oltre la stima alla Politica Italiana,alla Giustizia e alle Forze Armate.
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